Pad Thai autentico

Se siete arrivati fin qui, di certo il pad thai non vi è estraneo. D’altronde, come si potrebbe ignorarlo? E’ il piatto più celebre della cucina thailandese e, per di più, non è neppure così difficile da preparare a casa.

Oltre a essere semplice, questa specialità thai è anni luce dal pad thai di dubbia qualità che si incontra spesso nei ristoranti…

Non è sempre così, certo, ma mi è capitato di sentirmi dire che nel pad thai la salsa di pomodoro sarebbe tradizionale – e altre assurdità – per poi pagarlo 20€. Insomma, ne sono rimasto traumatizzato: ormai mangio pad thai solo in Thailandia o preparato da me.

Gli ingredienti principali del pad thai

La salsa di soia dark: da non confondere con la salsa di soia light che si trova di solito nei negozi. A volte riuscirete a reperirla nei supermercati, ma avete molte più probabilità di trovarla nei negozi asiatici.

Ha un sapore ben diverso, capace di regalare profondità e sfumature al piatto. Per saperne di più sulle differenze fra le salse di soia, andate al mio articolo completo sull’argomento. Se entrate in un minimarket asiatico, cercate la salsa di soia “black” della marca Healthy Boy: è un marchio thai e il suo sapore si presta perfettamente a una ricetta di pad thai.

La polpa di tamarindo: assolutamente indispensabile se volete ottenere un sapore autentico. Onestamente non esistono veri sostituti per il suo delizioso gusto acidulo. Reidratatela con acqua bollente e poi passatela attraverso una stamigna.

I gamberi essiccati: se preferite potete usare quelli grigi, quintuplicando la quantità e tritandoli. Le due versioni sono intercambiabili, ma davvero non vanno trascurati. In Francia i gamberi essiccati si trovano di solito nel reparto surgelati dei supermercati asiatici: lasciateli scongelare una notte in frigo.

Il sapore che regalano al piatto è fondamentale e non rimpiangerete i pochi minuti extra necessari per incorporarli al pad thai.

Le tagliatelle di riso: evitate assolutamente i vermicelli di riso. Scegliete un calibro medio o grande; in Thailandia si usa quello medio. Fate attenzione alla cottura: vi do tutte le indicazioni nella ricetta, ma ricordate che la consistenza finale delle tagliatelle è uno degli elementi più importanti per un pad thai riuscito.

La salsa di pesce: pilastro della cucina thai e della cucina vietnamita, non sa di pesce ma, come la polvere di gamberi essiccati, regala un intenso sapore di umami. Consiglio le marche Squid o Phú Quốc, fra le più qualitative reperibili in Francia.

Come accompagnare il pad thai ?

Di solito è un piatto unico, ma perché non precederlo con un manzo tigre che piange come antipasto?

Consigli per riuscire con il proprio pad thai

Per le tagliatelle di riso usate nel pad thai, esiste un piccolo trucco per ottenere una cottura perfetta (e la consistenza autentica di queste tagliatelle). Se avete poca voglia potete cuocerle seguendo le istruzioni sulla confezione, ma vi consiglio caldamente di provare questo metodo.

In sostanza, la cottura si divide in due fasi:

1. Immergete le tagliatelle in acqua calda (non bollente, solo calda) e attendete 5-10 min. Non devono diventare completamente morbide ma solo leggermente flessibili. Poi scolatele e tenetele da parte.
2. La seconda parte della cottura avverrà direttamente nella padella insieme al condimento. Essendo solo parzialmente cotte, termineranno la cottura assorbendo il sugo e l’olio del piatto, ottenendo così una consistenza inimitabile.

Può darsi che servano un paio di prove per prendere il tempo giusto, ma credetemi: ne vale la pena.

Ho un’altra ricetta con tagliatelle di riso che trovate qui. Se non siete sicuri di quale salsa di soia scegliere, date un’occhiata a il mio articolo completo sui diversi tipi di salsa di soia.