Il tamagoyaki, spesso paragonato a un millefoglie di omelette per i suoi sottili strati sovrapposti, è una pietra miliare della gastronomia giapponese e racchiude un perfetto equilibrio di semplicità ed eleganza.
Presente sia nei bento di tutti i giorni sia come raffinato complemento nei vassoi di sushi, il tamagoyaki è un’ode all’umami, quel sapore ricco e complesso che è il cuore della cucina giapponese.

La costruzione meticolosa di questa omelette arrotolata, in cui ogni strato riflette pazienza e maestria, incarna la costante ricerca di perfezione ed equilibrio estetico propria della cucina giapponese. Una filosofia ben diversa da quella che anima la crêpe vietnamita banh xeo o l’omurice.
Tamagoyaki? Anzi, Dashimaki
Il dashimaki è una versione ancora più raffinata e saporita del classico tamagoyaki. A renderlo speciale è l’aggiunta del dashi, il brodo essenziale di tanti piatti giapponesi, che regala all’omelette un’ulteriore profondità umami e una lieve nota dolce.

Con la sua consistenza soffice e i sapori delicati, il dashimaki incarna l’essenza del wabi-sabi, la filosofia che coglie bellezza e pace nell’impermanenza e nell’imperfezione.
La forma rettangolare tradizionale
Tradizionalmente il tamagoyaki si cuoce in una padella rettangolare, la makiyakinabe, la cui forma è parte integrante dell’estetica del piatto. Oggi, però, molti si affidano a comuni padelle tonde, un compromesso che unisce rispetto della tradizione e spirito innovativo. Se lo desiderate, potete acquistare la padella qui su Amazon.

Questa flessibilità richiama il concetto di “mono no aware”, la sensibilità giapponese per la bellezza effimera: il gusto può eccellere anche oltre la forma dell’utensile.
Varianti del tamagoyaki
Il tamagoyaki è una tela bianca che invita a sperimentare nuovi sapori e consistenze.
Inserire furikake, togarashi o sottili fogli di nori tra uno strato e l’altro non è solo un gesto culinario, ma un’espressione del “kodawari”, la dedizione maniacale al dettaglio.
Personalizzare il dashimaki significa perpetuare la tradizione aggiungendo la propria impronta, testimonianza della ricchezza e dell’evoluzione della cucina giapponese.
Atsuyaki tamago
L’atsuyaki tamago, letteralmente “uova spesse grigliate”, è un’altra variante degna di nota del tamagoyaki, contraddistinta da strati un po’ più spessi rispetto al dashimaki. Il gusto risulta più dolce grazie all’aggiunta di zucchero o mirin, mentre la salsa di soia regala una delicata doratura in superficie.
Per mantenere il tipico giallo brillante dell’atsuyaki tamago si preferisce spesso la salsa di soia usukuchi (chiara) o shiro (bianca) al posto di quella classica. Il sottile equilibrio fra dolcezza e umami, unito alla consistenza soffice, lo rende amatissimo, sia per l’estetica che per la delicatezza del gusto. L’atsuyaki tamago nasce nella regione del Kantō, mentre il dashimaki è più diffuso nel Kansai.
Lo stile Edomae
Parlando di tamagoyaki, non si può tralasciare il tamago in stile Edomae (江戸前玉子焼き), icona che conclude spesso un raffinato pasto di sushi.
Questa variante si caratterizza per un mix complesso: alle uova si uniscono gamberi finemente macinati, zucchero, sale, yam o patata giapponese, mirin, pasta di anguilla o di pesce e shoyu.

La preparazione richiede estrema cura: gli ingredienti si amalgamano a lungo, talvolta per oltre 30 minuti, poi si sbattono e si cuociono delicatamente in una padella rettangolare, la makiyakinabe, simile a quella del tamagoyaki. Basta un attimo di cottura in più per compromettere consistenza ed equilibrio dei sapori.
Un Tamago Edomae perfetto è dolce e delicato, ma al tempo stesso ricco di umami grazie a gamberi e pasta di pesce, con una consistenza densa simile a un soufflé. È una prova d’abilità per lo chef e un finale squisito per un pranzo di sushi: se volete valutare la qualità di un omakase, giudicatelo dal suo Tamago Edomae.
Consigli per un’omelette giapponese arrotolata perfetta
Il rapporto dashi/uova arricchisce sapore e consistenza, ma rende la cottura più complessa perché l’omelette risulta meno compatta. Nei primi tentativi, usatene poco.
Ungete generosamente la padella, anche se è antiaderente: se l’omelette si attacca, il risultato è compromesso.
Ingredienti principali del tamagoyaki

salsa di soia light: sostituibile con tamari o con la classica salsa di soia giapponese (Kikkoman).
Dashi: utilizzate quello in polvere o, meglio ancora, fatto in casa.
Mirin: deve sapere di sciroppo, non di aceto.
daikon: un contorno delizioso ma facoltativo

Tamagoyaki – omelette giapponese arrotolata
Ingredienti
- 3 Uova grandi
Per il condimento
- 45 ml di dashi Usare dashi fatto in casa o in polvere sciolta in acqua
- 2 cucchiaini di zucchero
- 1 cucchiaino di salsa di soia chiara
- 1 cucchiaino di mirin
- 2 pizzichi di sale
Per la cottura
- 2 cucchiai di olio neutro
Per la guarnizione
- 85 g di ravanello daikon
- Salsa di soia chiara
Istruzioni
- Mescola delicatamente le uova con tutti gli ingredienti del condimento. Se desideri una consistenza impeccabile, passa il composto al setaccio più volte per eliminare ogni bolla d’aria.3 Uova grandi, 45 ml di dashi, 2 cucchiaini di zucchero, 1 cucchiaino di salsa di soia chiara, 1 cucchiaino di mirin, 2 pizzichi di sale
- Scalda la padella a fuoco medio e ungila con l’olio neutro.2 cucchiai di olio neutro
- Verifica la temperatura versando una goccia di composto: deve sfrigolare subito.
- Versa un velo di composto e inclina la padella finché il fondo è completamente coperto.
- Quando la base si rapprende, arrotola l’omelette a cilindro partendo dal lato opposto al manico.
- Spennella un po’ d’olio sotto il rotolo e versa un altro sottile strato di uova.
- Arrotola nuovamente partendo dal rotolo già formato, usando quest’ultimo come nucleo.
- Ripeti olio e arrotolamento a ogni strato finché il composto non è terminato.
- Se lo desideri, fai leggermente dorare l’omelette, quindi trasferiscila sulla stuoia di bambù e avvolgila per compattarla. Lascia riposare 5 minuti.
Per servire
- Taglia l’omelette in fette da 1 cm.
- Grattugia il daikon, strizzalo per eliminare l’acqua in eccesso e servi con salsa di soia.85 g di ravanello daikon, Salsa di soia chiara